I concimi di K-Adriatica per favore l’equilibrio fisiologico delle piante

Nel nocciolo, la fase dell’impollinazione e della successiva formazione dell’embrione è determinante per garantire un buon risultato produttivo. È noto che lo sviluppo embrionale in questa coltura è notevolmente lento, richiedendo circa 3-4 mesi, e comporta un elevato dispendio metabolico; inoltre, va sottolineato che questa fase è soggetta a frequenti stress ambientali, particolarmente accentuati negli ultimi anni, che possono influire significativamente sul rendimento produttivo.
 
K-Adriatica, azienda specializzata nello sviluppo di fertilizzanti, concimi e soluzioni nutrizionali per le piante, ha elaborato una strategia di nutrizione ad hoc per il nocciolo che combina l’utilizzo di concimi NPK con titolazioni adattate alle esigenze della produzione corilicola (Noccioleto Plus) con un mix di biostimolanti particolarmente efficaci, quali l’ENA 19989 di K-Adriatica e l’attivatore fisiologico di K-Adriatica Actimol 80 durante la ripresa vegetativa, seguiti da RA.AN L 13186 di K-Adriatica durante l’accrescimento del frutto.
Maria Rosaria Stile, Research & Development Manager di Kappa Fertilizzanti, ha spiegato ad Italfruit News i risultati ottenuti negli ultimi tre anni di sperimentazione: “Le prove, effettuate sia dal personale tecnico di K-Adriatica che dal centro sperimentale Agrion, hanno avuto luogo a Cuneo, cuore della produzione corilicola italiana, con risultati davvero interessanti: dal punto di vista produttivo, la nostra tesi ha registrato un incremento di circa 15 punti percentuali rispetto al gruppo di controllo, nonostante le condizioni di stress ambientale che si sono verificate. In particolare, un test ha dimostrato che l'applicazione delle soluzioni nutrizionali di K-Adriatica ha determinato un anticipato ingresso in piena produzione dell'impianto.”
“Il motivo di questi risultati è ben preciso - continua Stile di Adriatica s.p.a - i fertilizzanti di K-Adriatica forniscono gli elementi nutritivi essenziali al momento opportuno. L'applicazione di Ena19989 di K-Adriatica e dell’attivatore fisiologico di K-Adriatica Actimol 80 durante la ripresa vegetativa è progettata per promuovere uno sviluppo ottimale della pianta, migliorando l'efficienza fotosintetica grazie alla presenza di Magnesio e Ferro. Questa combinazione sostiene allo stesso tempo il metabolismo dell'azoto, grazie all'apporto significativo di Molibdeno. L'aggiunta di Boro favorisce la fertilità del polline e dell'ovario, supportata dall'azione cruciale dello Zinco, che contribuisce alla distensione del tubetto pollinico, agevolando il raggiungimento dell'ovario da parte del polline e garantendo una migliore fecondazione. Inoltre, Il complesso organico che li veicola fornisce energia alla pianta, sostenendola nelle fasi delicate dell'inizio dello sviluppo del frutto per minimizzare il problema della cascola.”
Inoltre, puntualizza la ricercatrice di Adriatica Group: “L’applicazione di RA.AN L 13186 di K-Adriatica favorisce un ottimale sviluppo del frutto e aiuta la pianta a raggiungere e mantenere un equilibrio vegeto produttivo anche in presenza di eventuali situazioni di stress.”
 
“La conclusione alla quale siamo giunti in K-Adriatica, condivisa anche dai ricercatori di Agrion – chiude la Stile – è che l'applicazione di biostimolanti fogliari rappresenta indubbiamente un vantaggio per promuovere il riequilibrio fisiologico delle piante, specialmente in stagioni caratterizzate da sbalzi termici primaverili e anomalie climatiche che possono stressarle e comprometterne le prestazioni produttive”.

Argomenti