Ammonio: amico o nemico delle colture?

L'azoto è un elemento essenziale per la crescita delle piante, ma un eccesso di ammonio (NH₄⁺) può causare squilibri nutrizionali delle piante e gravi fisiopatie nelle colture. Questo squilibrio nutrizionale compromette la fisiologia vegetale e la qualità del raccolto, riducendo la resa e la conservabilità dei prodotti agricoli. Per prevenire queste problematiche, il catalogo di K-Adriatica presenta soluzioni nutrizionali come il KAMAB 26, studiate per riequilibrare la nutrizione delle piante e migliorarne la produttività. 

L’accumulo di ammonio può determinare: 
  • Squilibri nutrizionali, alterando il rapporto tra potassio (K), calcio (Ca) e magnesio (Mg);
  • Stress metabolici, riducendo l'efficienza fotosintetica e la sintesi degli amminoacidi;
  • Accumulo di poliamine tossiche come la putrescina, che porta a necrosi e decadimento cellulare. 
 
Questi fattori sono la causa principale delle fisiopatie vegetali, tra cui: 
  • Clorosi e necrosi fogliare, dovute a squilibri nutrizionali;
  • Problemi nella fioritura e allegagione, con riduzione della produttività;
  • Marciumi apicali, disseccamenti e necrosi internervali, particolarmente comuni nelle colture orticole e frutticole;
  • Ridotta lignificazione dei tessuti, aumentando la vulnerabilità a stress e patogeni;
  • Indebolimento dell’apparato radicale, con minore assorbimento di acqua e minerali. 
     

L’impatto specifico dell’eccesso di ammonio sulle colture 

Nelle fruttifere, l'accumulo di ammonio può provocare: 
  • Disseccamento del rachide, causato da alterazioni nel metabolismo del calcio e del magnesio;
  • Spring Fever (Febbre di primavera), necrosi fogliare dovuta all'accumulo di putrescina, che viene spesso erroneamente attribuita invece ad una carenza di potassio;
  • Rammollimento e ridotta conservabilità nei frutti per l'eccesso di azoto ammoniacale e alterazioni nel metabolismo cellulare. 
 
Nelle colture orticole, invece, l'ammonio in eccesso è associato a: 
  • Marciume apicale del pomodoro e del peperone, causato da un deficit di calcio;
  • Tip burn in lattuga e cavoli, con necrosi ai margini fogliari;  
  • Necrosi internervale in brassicacee e cucurbitacee, causata da carenze di magnesio e potassio. 
     
Come prevenire le fisiopatie da ammonio? 

Per prevenire l'accumulo di ammonio e le relative fisiopatie, è essenziale adottare strategie agronomiche mirate a: 
  • Gestire la fertilizzazione azotata in modo bilanciato, preferendo forme di azoto a lenta cessione o di origine organica;
  • Ottimizzare il metabolismo azotato con l'uso di co-fattori metabolici che favoriscano la conversione dell'ammonio;
  • Controllare l'irrigazione, al fine di evitare condizioni che limitino la nitrificazione nel suolo; 
Utilizzare fertilizzanti specifici per riequilibrare il rapporto tra potassio, calcio e magnesio come il KAMAB 26 di K-Adriatica.  

 
Il correttore nutrizionale KAMAB 26 di K-Adriatica 

La soluzione nutrizionale KAMAB 26 di K-Adriatica contrasta gli effetti negativi dell'accumulo di ammonio. Il KAMAB 26 di K-Adriatica, registrato biostimolante CE secondo il regolamento UE 1009/2019, grazie alla tecnologia KK, migliora l’assorbimento dei nutrienti agendo sulla permeabilità delle membrane cellulari, ottimizzando l'equilibrio tra potassio, calcio e magnesio e contrastando l’accumulo di ammonio nei tessuti vegetali. 
 
L’applicazione regolare di KAMAB 26 consente di: 
  • Ridurre la concentrazione di ammonio nei tessuti vegetali;
  • Prevenire fenomeni di necrosi e disseccamento;
  • Migliorare la consistenza dei frutti e la qualità dei frutti;
  • Aumentare la shelf-life dei prodotti. 
Dati sperimentali su colture come uva da tavola, mele, mirtilli e ciliegie confermano che KAMAB 26 di K-Adriatica riduce il livello di ammonio nei tessuti del 10-15%, con una percentuale di successo superiore al 90%. 

KAMAB 26, l’ approccio sostenibile di K-Adriatica alla fertilizzazione 

L'utilizzo della soluzione nutrizionale KAMAB 26 di K-Adriatica nella gestione della fertilizzazione azotata favorisce un’agricoltura sostenibile, aumentando l’efficienza dell’uso dell’azoto e migliorando la qualità del raccolto. Grazie ai fertilizzanti di K-Adriatica, è possibile prevenire le fisiopatie da ammonio e ottenere così colture più sane e produttive. 
 

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